Ines Cavicchioli
Venere/Afrodite, dea della Bellezza
Era andata fino a Firenze per seguire un Seminario di Biodanza sul Mito di Afrodite, la dea della Seduzione e del Piacere e si scoprì attenta e sensibile alle indicazioni della Conduttrice, che sottolineava nelle origini antiche del mito classico l’intento di classificare i tratti femminili di curiosità, slancio, propulsione in avanti, fuga dal reale.
Lei spesso faceva questo.
Come la Dea, reinventava il suo universo per colorarlo e
Renderlo migliore. Dispensava bellezza e fascino e, come la Venere romana, era infedele e passionale.
Deduttiva nell’eloquio e nello sguardo, l’obiettivo inconscio Era “attrarre a sé”, Se-Ducere.
Il bisogno di fondo era ancora il Riconoscimento?
Più uno stile di vita ormai, che una vera e propria intenzione. E tuttavia ormai si accettava. Del resto non si può essere perfetti, ci si impegna ad essere perfettibili, semmai. Questo stava cercando di fare, mettendosi in discussione, confrontandosi, ogni nuova volta con persone diverse e molteplici.
Le rimandavano un’immagine caleidoscopica e multiforme, colorata di tutti i colori dell’iride, affascinante, variegatissima ... nonostante il tempo che passava.
Avrebbe potuto avere 20 anni o 10, 80 oppure l’età che aveva realmente, quella di una donna sicura, aperta e disposta ad apprendere tutto ciò che la vita le offriva.
Ora era in un Gruppo di 14 persone, nel cuore di Firenze, 7 uomini e 7 donne. Più la Conduttrice, di età più o meno pari alla sua e c’era una farfalla che svolazzava tra loro al centro della stanza. Era un buon segno!
Dalle finestre aperte entrava un bel sole e l’aria tiepida primaverile rendeva allegri gli animi.
Era una domenica di festa, da trascorrere tra gente nuova, ad apprendere nuove forme d’espressione per lasciar fluire le emozioni, a seconda degli incontri e delle sollecitazioni.
Conosceva solamente l’amico che l’aveva condotta lì, un’amicizia recente, in comune la medesima passione per la vita e la stessa leggerezza nell’incontrarla.
Ma anche gli altri sembravano in sintonia. La frequenza che avvertiva tra loro era armonica, fluida, risuonava perfettamente con la sua. Non c’erano giudizi né imposizioni, solo la gioia di sperimentare la danza del Sé, l’espressione fluida di se stessi, senza schermi, finalmente.
Da soli, in coppia, a tre, i movimenti si susseguivano veloci e morbidi, fino a che non si fondevano con quelli dell’altro e degli altri, sempre diversi, nuovi, in una danza di umori/colori/amori.
In particolare Francesco, con cui scambiò affettuosi contatti di pelle e sguardi, che le rimasero dentro per tutto il tragitto verso casa. Ma l’Amore è lasciar andare, non voler conservare, essere grati di ciò che ci arriva senza trattenere. L’Anima deve restare fluida e leggera, partire per altri mari, sostare in altri porti, quando sarà il tempo di farlo. Con questa leggerezza capì che era cambiata.
Era trascorso un anno, pieno di fatti/incontri/occasioni, ma niente e nessuno si era fermato più a lungo, tutti erano stati trampolini verso nuovi porti e nuove direzioni di sbarco. Il Viaggio era la Sua Storia, i mercati ricchi d’oro e di spezie che aveva visitato, le tempeste che aveva attraversato, i mari calmi e i cieli sereni ... e poi le persone, le storie, le emozioni.
Di nient’altro era fatta la vita se non di questo.
E poterlo raccontare faceva parte del suo personale Viaggio interiore. Quasi un registro di bordo, in cui annoverare i fatti importanti, peccato non poter fissare le immagini fugaci, i brividi intensi di un momento, i sogni e le visioni.
Quelle non c’erano parole per dirlo.
Era la Vita, non la sua Narrazione. Tra le due Lei preferiva
Vivere, anche se sapeva di percorrere un cammino circolare. Ma si può fare. In un Cerchio sì.
Si può ritornare.
Ines Cavicchioli è nata in provincia di Ferrara, mentre il Sole era nel segno del Leone. Dirigente Scolastica, Psicopedagogista e Counselor, regista e attrice di teatro, scrittrice e scultrice. Ha pubblicato numerose raccolte di versi, articoli e saggi critici su varie antologie letterarie e riviste specializzate, tra cui “Lunæ. Fasi di consapevolezza”, Este Edizioni, 2009.